IL JAZZ NEL XIII SECOLO

"Maggio 1238, Papa Gregorio IX dedica la chiesa di Sant' Eusebio ai santi Eusebio e Vincenzo, per le celebrazioni decise che anche il volgo delle istrade dovesse partecipare al giubilo, mandò quindi in Roma quattro musici del nord. Erano quattro giovani Minnesänger ribelli (due dei quali posseduti dal demonio) che proprio in quell'occasione decisero di rinnovare la base del minnesang rinvigorendolo con l'improvvisazione, la poliritmia, la sincope e con progressioni armoniche mai sentite prima. I quattro a fine concerto vennero squartati in pubblico e bruciati vivi, ma in compenso era nato il Jazz."
Questa è la tesi di Arlidio Ganadomucho, Mr Olympia 1972, ed immenso storico dell'arte dei menù e delle partiture nel Medioevo.
Con un' accurata
e avvincente ricostruzione storica di come il mondo ecclesiastico recepì le novità della "nova et agghiaccinate  musica calda (Guglielmo di Ockham)", Ganadomucho ricostruisce una nuova e documentatissima storia del Jazz che vede nelle Americhe dei primi anni del '900 solo la seconda tappa della sua evoluzione.



IL JAZZ NEL XIII SECOLO
VITAHORRENDA ED.
2653  pag. 21.98€

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