STORIA DELLO SPIFFERO


Dal primo dicembre la Stracchio edizioni punta tutto sulla riedizione di alcuni classici della collana “storia delle cose”, un immensa biblioteca aperta sul sapere di ogni cosa di ogni epoca e per chiunque.
La Treccani recita : “spiffero: soffio di vento, corrente d’aria che penetra da un’apertura stretta “, ma è Sacrojenna che ne traccia la storia, dall'invenzione nell'antica Persia ellenica all'utilizzo estenuante con Alessandro Magno, dall'errato utilizzo nel periodo della la fine dell'impero romano fino al rinascimento inoltrato alla ribalta per tutto il periodo che va dall'illuminismo alla campagna di Russia durante la seconda grande guerra.
Accompagnandoci per mano in un labirinto di resoconti documentatati, l'autore non smette mai di stupirci con la sagacia, l'immensa conoscenza, la dettagliata comprensione storico-economica del fenomeno dello spiffero d'aria attraverso le imposte, dagli usci socchiusi in ogni luogo et in ogni tempo, e con le conseguenze che questo ebbe anche sulle grandi personalità che hanno fatto la storia, come la storica decisione di Napoleone di attaccare Lodi durante la campagna d'Italia, pare, dovuta ad un fastidioso spiffero proveniente dalla finestra del suo rifugio la notte del 8 Maggio 1796 che svegliò e porto a meditazione l'allora giovine generale, con conseguenze che fecero la storia.
Un'incredibile quantità di nuove conoscenze che ci farà riflettere sulla nostra comprensione del passato.

STORIA DELLO SPIFFERO
STRACCHIO EDIZIONI
312 PAG. 12.00€

CORSO DI TEOCRAZIA ARMATA

Solo Dio è fondamento delle dottrine politiche”, “sconfiggiamo San Tommaso”, “la modernità che fonda la legittimità del potere politico e la fonte del diritto nella volontà del popolo, e non nel volere di Dio, è frutto del demonio”, “no, nemmeno, all'interazione calviniana”, “ uno dei giorni peggiori della mia vita? Quando nel 1946 il mondo estorse al Giappone la dichiarazione della natura umana dell'imperatore, uccidendo la raffinatissima teocrazia nipponica”. Questi alcuni dei paragrafi che il reverendo Salandro Saltabuoni ha consegnato alla storia prima di immolarsi alla causa della teocrazia estrema dando fuoco a se e alla sua parrocchia con all'interno i suoi 145 fedeli non udenti durante il suo ultimo corso di Teocrazia, nel Novembre del 1987.
La teocrazia come forma di controllo della società, possibilmente armata alla bisogna, è sempre stato il “chiodo fissum” di padre S.S. (come veniva affettuosamente chiamato dai conoscenti), fin da quando il 16 novembre 1964 tentò di rivendicarne la legittimità protestando a morte amputandosi una gamba sine anestesia con il calcio del suo inseparabile kalashnikov da cerimonia, contro il Capitolo III della neonata costituzione dogmatica “Lumen Gentium” durante il Concilio Vaticano II. Da allora ad oggi la sua figura ha smosso le acque della politica vaticana riconfigurando i nuovi approcci sotterranei nei confronti dei popoli minori del terzo mondo in chiave più attiva e coinvolgente, e gettando le basi per le nuove teorie alla base della gestione contabile degli averi vaticani come "somma parafrasi della luce divina".

La massacrante neo-esegesi vetero testamentaria, la profondissima conoscenza dell'impero bizantino, l'apertura mentale di certi voli pindarici sulla psicologia degli stati di polizia dall'Impero Persiano ad oggi, l'arguzia boccaccesca nella costruzione dei periodi, nonché la punteggiatura altomedievale, fanno di questo testo uno dei migliori del suo genere.

CORSO DI TEOCRAZIA ARMATA
PADRE SALANDRO SALTABUONI
TRECRISTI EDIZIONI
987 Pag. 28.00€


COME ALLONTANARE LE PERSONE BRUTTE



Il fastidio e la repellenza che tutti noi proviamo quando una persona esteticamente intollerabile entra nel nostro campo visivo è da sempre l'oggetto di indagine di Sergey Giacalone. Etno-psicologo e fondatore del Wolfgang Köhler Gest fun club. Giacalone ha studiato sociologia per anni, in incognito, con Pierr Kuparnayaskjija e Andrew Harrell, e riducendo le tesi più estremiste è riuscito a teorizzare 8 diversi approcci alla bruttezza altrui.
Il saggio, giustificando l'idea di una bellezza superiore e socialmente utile per la preservazione della specie umana tout court, prende in considerazione in questo primo volume “il brutto in sè” concepito esclusivamente come “aemerdum” e tradizionalmente legato al concetto di Kalokagathia, ed il “brutto formale” legato ad un qualunque, seppur impercettibile, squilibrio tra le parti del tutto.
Gli approcci sono stati teorizzati scientificamente in base all'enneagramma di
 Uspenskij, ai rapporti cromatici tra le foglie di due diversi tipi di acero, e ad alcune antiche leggi del codice di Hammurrabi.
Dipanandosi tra accettazione, rimozione-rifiuto, comprensione e soluzione alla bruttezza, Giacalone dà corpo alle più flebili voci della nostra coscienza, "il brutto non è bello, non è utile e va rifiutato, e così è per le cose e le persone..."
Un saggio unico ed innovativo nel suo genere, già vincitore del premio Lilly Wacom a Pietralcina.

COME ALLONTANARE LE PERSONE BRUTTE
MA EDITORE
562 pag. 25,00€


MAMMELLE STANCHE

La famiglia di Katia Anchylery vive a Boston da 2 generazioni, rappresentanti della classe medio borghese, conducono un esistenza da benestanti grazie al florido commercio di testicoli di maiale dell'azienda di famiglia e a diversi investimenti in borsa.
Katia segna sul suo diario tutto quello che accade al suo giovane corpo sin dal 1919.

Il 24 Ottobre 1929 scrive “questo è il peggiore giovedì che io ricordi, le mie mammelle sono scese quasi all'ombelico...”
Quella di Elsa Puslan Majakowsky è una scrittura fittissima di rimandi simbolici, di raffinate allegorie, di accurate descrizioni dei giorni che portarono alla crisi del '29. Una realtà che si deprime giorno dopo giorno e che porta la protagonista al folle gesto, un' innesto chirurgico con un coniglio affetto da sindrome di Cotard nella speranza che i suoi seni si rassodino, e che la sua famiglia guarisca dalla depressione del 1929.
Un commovente spaccato dell' america durante gli anni bui scritto con amore. Forse un capolavoro.




MAMMELLE STANCHE
gion&gion edizioni
658 pag. 14.70€

ELZEVIRO 7

Slavoj Žižek e l'arte lacaniana dei capelli grassi
di Santoro Bonfrebbenner

"c'è un momento nella vita psichica dell'individuo dove lo sguardo dell'infante, tra i 6 et i dieciotto mesi, incrocia quello della madre allo specchio, e se ciò accade la stessa immagine riflessa dell'infante verrà riconosciuta come la propria, ed un percorso di coscienza equilibrato potrà cominciare", questo si legge in un appunto su carta di riso appartenuto a Lacan e datato 1935. Potrebbe anche accadere che in una famiglia slovena una madre tradizionalista di Lubiana intenta a preparare il pranzo per gli ospiti una mattina dell' Aprile 1949 sfiori con un panno intriso di grasso di maiale lo specchio della credenza del povero soggiorno, e quello stesso pomeriggio in quello stesso specchio lo sguardo del suo piccolo non si focalizzi sul riflesso di quello di sua madre ma sulla macchia di grondante grasso di maiale dell'altopiano del Triglav. Questo potrebbe essere accaduto a Slavoj Žižek.
Slavoj Žižek con malditesta
Da una ricerca dell'I.I.S. (International Statistical Institute) sembrerebbe che nell' 82% delle foto che ritraggono Žižek durante le sue numerosissime conferenze, i capelli del filosofo sloveno siano sempre curiosamente affetti da una gravissima forma di "seborrhea volontarium", le teorie sul perchè di questo curioso accadimento sono già da qualche anno motivo di tesi universitarie e ricerche di diversa natura. La più accreditata vede il motivo in un giovanile errore semantico nella sua infatuazione per le eresie di Jakob Böhme, corrotte dall'erroneo accostamento del cognome del filosofo-teologo-mistico tedesco con un preciso stile di vita, che portò il giovine Slavoy vicino alla vita dissipata di certa Francia di fine ottocento, e ad un accondiscendenza verso una certa qualità di sudiciume esteriore di chiara marca marxista vetero extra parlamentare. Per quanto la quasi comprovata lettura Lacanina dell'acconciatura di Žižek sia la più accreditata, la più esatta mi sembrerebbe pero quella riferibile ad un ulteriore errore di lettura, cioè quello della Heiddegeriana "essenza della verità" (conferenza del 1930 il cui testo Slavoy ha tatuato sulla schiena), dove viene certamente confuso il campo semantico, et di conseguenza il ruolo, del linguaggio ( ove per Heiddeger  non è uno strumento manipolabile arbitrariamente, così come non lo sono il tempo, gli enti intramondani, e certa pasticceria del sud Italia) con quello della "capigliatura" secondo la concezione di Ernesto Malacarne il barbiere di origine palermitana di Slavoy Žižek.
Il risultato è la quasi apotropaica non manipolabilità arbitraria del capello, un marca comunque distintiva di uno dei più pesanti filosofi dello star system odierno. Non so altro.

In fede
Santoro Bonfrenbenner


LE DECORAZIONI ECCLESIASTICHE DEI TRANSETTI ESPOSTI A SUD DELLE CHIESE CON ERRORI DI PROGETTAZIONE IN ITALIA

Santippe edizioni fa di nuovo strike con questo mediocre lavoro di Francarlo Lakiapoldi, un excursus entusiasmante sulla raffinata arte delle decorazioni ecclesiastiche in Italia del XVIII secolo in poi, prendendo in considerazione solo le strutture con transetti esposti a sud estrapolati dal sontuoso “Almanacco Catastale de li hobrobri cum herrore de projecto” dell'Abate Fra Subaldo da Pongravalle, scritto nel 1631, in piena peste, in un seminterrato di un anonimo convento di Torino, assieme a Giovanni Francesco Bellezia, l'allora sindaco. Francarlo Lakiapoldi, studioso emerito di arte sacra, specialista in storia degli ostensori in avorio e patene sodomite, ha passato in rassegna tutte le provincie italiane segnalate da Fra Subaldo, catalogando ogni tipo di decorazione rientrante nei paramtri C.E.I., venendo così a conoscenza della mappatura delle strutture ecclesiali con transetto a sud ed errori di progettazione sul territorio italiano. La forma che viene fuori unendo i punti rappresentati dalle single chiese o abbazie sul territorio italiano, sostiene l'autore, sarebbe quella del ritratto di Celestino V da giovane che uccide una carpa con lo sguardo. Un saggio da leggere tutto d'un fiato.


LE DECORAZIONI ECCLESIASTICHE DEI TRANSETTI ESPOSTI A SUD DELLE CHIESE CON ERRORI DI PROGETTAZIONE IN ITALIA
SANTIPPE ED.
2568 pag. 78,00€

NECROLOGIUM #4


Addio a Goldo Lievamante Anacroneyde (1???-2013)
Si è spento ieri durante l'esecuzione di un complicato tuffo in piscina il poliedrico Goldo Lievamante Anacroneyde. Proveniente dalle Ardenne, figlio poverissimo di un povero pastore protestante e di Ariette Godfin Collignon, (famosa e poverissima prostituta belga insignita col "mollusco gasteropode reale" durante i giorni del trattato di Versailles), Goldo Lievamante fu amante e musa ispiratrice di Arthur Cecil Pigou, pioniere dell'economia del benessere, ma soprattutto amore segretissimo dello sherpa Tenzing Norgay, col quale raggiunse la cima dell'Everest il 29 maggio del 1953 scendendone solo 24 minuti dopo a cavallo di un sacco di riso e diventando poi sacerdote dell' Istituto Himalayano di Alpinismo di Darijeeling.
Danzatore, economista, fine prosatore, studioso di religioni equatoriali, sciamano e cuoco, Goldo Lievamante Anacroneyde rimane nel cuore di quant lo hanno conosciuto.
I suoi creditori lo ricordano con affetto.

LA RAGAZZA DI VIA CAVALCAMMERDA


Goldrake Pratojanni è un giovine dottorando in “storia delle cose” che divide le sue giornate tra le letture in rumeno delle relazioni di Edward Luttwak per il Centro Internazionale per gli Studi Strategici e l'amico Ektor, i due dopo un baccanale organizzato per un amico in comune che ha da poco concluso il suo primo omicidio per beneficenza, incontrano per caso Soia. Passano veloci diverse settimane tra i bar notturni e i panifici di via Cavalcammerda, “...l'amore è una strana cosa, la sera mentre ascolto musica araba penso a Soia, ma non ricordo mai i suoi lineamenti ...qualcosa mi confonde...” rimugina spesso Goldrake. Dopo tre mesi i due giovani scoprono che Soia è priva di volto, forse è una metafora, forse un ridicolo pensiero per nascondere le loro verità.
Un bellissimo pilota da caccia di una scuola elementare gesuita contribuirà ad ingigantire i loro dubbi.
Enzho Piacenza, nonostante i suoi 14 anni, ha già all'attivo tre saggi pubblicati e la prima traduzione in volgare del “Viaggio de circumnavigazione della regia corvetta Caracciolo negli anni 1881-1885”, questo è il suo primo romanzo.



LA RAGAZZA DI VIA CAVALCAMMERDA
GRYOSNOSKJY
563 pag. 7,00€

NECROLOGIUM




3#
Addio ad Astianatte Croce Alberto Cretti di Abulèa 

Si è spento ieri, in provincia di Avellino, il noto antro-semiologo ed intellettuale di estremo centro, Astianatte Croce Maria Alberto Cretti Foggia Sacripanti Melzi Uberti di Abulèa, più noto come Astianatte Croce Alberto Cretti di Abulèa. Allevato a Copenaghen da Louis Trolle Hjelmslev, contribuì prima a diffondere la teoria "glossematica" per poi staccarsene ed elaborarne un nuovo e più incomprensibile versante sfociato nella "glotto-arcno-rorschachlogia". Rimangono memorabili le sue dissertazioni "sull'importanza della percezione del carattere tipografico e dell'inchiostro usato come Orwelliana forma di controllo del processo comunicativo dei mass media in carta, avvilito dallo smodato uso di subliminalità rorschach-inverse nell'editoria di consumo", la sua quotidiana e lettissima striscia a fumetti sul Copenaghen Post e sull' Arhus Stitstidende.
Alcuni condannati a morte lo ricordano con affetto.

SCHIZOFRENIA E PASTICCERIA NON CONVENZIONALE

Altro colpaccio della Sgarozzi editore, un vecchio testo del 1918 ristampato dopo quasi un secolo e reimmesso sul mercato allo stesso prezzo di allora.
Giorlàmo Fabrici d'Acquapendente al tempo della pubblicazione aveva da poco finito il suo quadriennale ciclo di elettroshock con laurea in psichiatria sotto l'ala protettrice di Eugen Bleuler in Svizzera, ed un corso in “storia della pasticceria del nord Europa nel biennio1862-1864 ai tempi di Otto von Bismarck primo ministro della Prussia”. Le sagaci intuizioni sull'allora nuovo concetto di schizofrenia, che da poco veniva a sostituire il vecchio termine “Dementia Praecox”, le novità culinarie, il nuovo approccio apotropaico della antropologia pasticcera dei primi anni della Grande Guerra e i ripetuti elettroshock obbligatori come prerequisito per le lauree del tempo, concorrono a fare di quest'opera una delle più ostiche del suo genere. “Subliminalità dicotomica della frammentazione dei processi associativi nella preparazione della crema diplomatica”,    “Elementi di ebefrenia catatonica propri dell'immutabilità della chantilly”,”dissociativismo empirico semi-intenzionale e pastasfoglia pre-bellica”, sono solo alcuni dei difficilissimi paragrafi di cui è composta questa incomprensibile opera.


"da leggere a tutti i costi di notte" Umberto Eco
"non credo di aver capito" Antonino Cannavacciuolo
"tra quei capitoli c'è parecchia della proto-esegesi della sociografia etno-antro poietica (non giustificata) dei primi del secolo XX"
Santoro Bonfenbrenner (Almanaccum)

SCHIZOFRENIA E PASTICCERIA NON CONVENZIONALE
SGAROZZI
786 pagine  0,17 Lire

COME CONTRARRE LE MIGLIORI MALATTIE VENEREE

Un veloce saggio-vademecum storico-didattico sul perché delle malattie veneree, sui meccanismi biologici che ne garantiscono la trasmissione, sugli aspetti sociologici ed etici alla base del rinnovato interesse che fin dai primi anni novanta ha coinvolto la gioventù europea. Leonora Trasganey, socio-immunologa di vasta fama, ha subito l'amputazione del 67% del corpo per una devastante forma di gonorrea dovuta alla volontaria assunzione di una enorme dose di Neisseria gonorrhoeae  nel 1978, durante il suo dottorato di ricerca all'Università di Orio al Serio.
Provando sul mio corpo l'azione dei batteri ho avuto modo di entrare a diretto contatto con il virus, di conoscerlo e apprezzarne la raffinata eziologia”. Ne viene fuori un saggio dagli importanti risvolti non solo medici ma anche antropologici, didattici ed etici, un lavoro che insegna, con un linguaggio scientifico e delicato al tempo stesso, a riconoscere ed apprezzare i diversi virus in circolazione, a renderci umili difronte i preconcetti, a saper rico
noscere e quindi scegliere la “nostra” malattia venerea.



COME CONTRARRE LE MIGLIORI MALATTIE VENEREE
GION&GION
524 pag. 21,00€

LO SPERMA NELL'ARTE VENETA

Monumentale saggio riedito a distanza di centotrentanove anni dall'edizione originale, il capolavoro di Luiggi Palo Salonicco è arricchito da centinaia di immagini assenti nelle precedenti edizioni, e dal testo a fronte in aramaico.
L'enciclopedico lavoro nacque da una scommessa con lo storico dell'arte Giovanni Morelli sulla possibilità di riconoscimento della paternità dell'opera basandosi sulla disamina cromatico-lineare dei brani di sperma di cui abbonda l'arte veneta in special modo dalla prima metà del settecento, periodo nel quale diminuisce l'influenza dalla chiesa nell'arte pittorica italiana, e abbonda la produzione di cicli  pubblici e privati di anonimi artisti di provincia.
Dai più grandi capolavori del Tiepolo, Guardi e Canaletto, Palo Salonicco passa alle attribuzioni di opere, ormai confermate da tempo, a centinaia di minori come Ersilio Cagnotta e le sue decorazioni per il bordello di Mestre, Fra Grenzo Spalletta e il suo ciclo sull'onanismo biblico della chiesetta di monte Carpacchia, Pier Curzagna l'immenso decoratore degli affreschi della “Schola de li Scroti” a Venezia, Luglio Castrenze-Bencivregna-Stecchi di Crimea e le absidi delle cappellette della famiglia dell'astronomo Giovanni Santini nella Villa Grimani Vendramin Calergi Valmarana, e tantissimi altri.

LO SPERMA NELL'ARTE VENETA
SGARROZZI
3256 pag. 102,75€

NECROLOGIUM

#2

Addio al rabbino Kashwa Zalman Bellomo (1935-2013), assasinato da un carlino in un panificio di 
Pazardžik. I parenti lo ricordano in tenera età quando fece da guida alla propria famiglia durante la fuga in America (a piedi) dalla Germania nazista, quando fu vincitore del premio "il più bel rabbino di Sassonia in terra straniera", quando divenne famoso negli anni 60 a Broadway per aver interpretato il cowboy Curly McLain che canta tutta la Torah nello spettacolo "viva Abramo", siparietto che si teneva nei cinema prima della proiezione di Mister Hobbs va in vacanza. Al suo ritorno in Europa si trasferì a Sofia dove, per quanto fosse già un rabbino certificato e di somma sapienza, non fu del tutto apprezzato dall'ortodossia ebraica per via del suo passato tra i palcoscenici di Manahattan, venne quindi inizialmente usato come bussola da Gheorghi Matarski, il fondatore della geologia bulgara, il resto è storia.
Gli ex alunni lo ricordano con noia.

I FILES SEGRETI DEL CONCILIO DI TRENTO

Il primo ed ultimo avvincentissimo saggio-reportage sulla verità che la moderna storiografia di stampo cattolico ha sempre nascosto sul Concilio di Trento.
Lenin Castrofonte, condannato al rogo in contumacia a Roma nel 1992 ma scampato grazie ad una legge scritta a matita ritrovata in calce tra il ventiquattresimo e il venticinquesimo articolo dello Statuto Albertino, è entrato in possesso di alcuni antichi prototipi di floppy disk in cuoio del XVI secolo contenenti gli appunti originali per la prima stesura della “Istoria del concilio tridentino” di Paolo Sarpi.
Gli antichi files contengono una lunga lista di nomi, fino ad oggi taciuti, di cardinali e priori accusati di favorire “ in nero” la potentissima centralizzazione politica della chiesa romana e la predominanza della figura del Papa su quella del concilio, nonché le anteprime dei titoli inseriti nella black list “Index librorum prohibitorum”, l'enorme lista di sgualdrine papali, le fatture false emesse a nome di sedicenti architetti per la costituzione dei ghetti per gli ebrei secondo il volere papale, i documenti che attestano l'esistenza di un unico centro di edizioni appartenente a Paolo IV che giustificherebbe la mossa del concilio di vietare la pubblicazione di 45 diverse Bibbie, l'intestazione allo stesso Papa di carrozze di lusso e cavalli di razza illegalmente importati, e tanto altro. Un tour de force tra le illegalità ecclesiali del XVI secolo.
Questo primo saggio-inchiesta-verità di Castrofonte ha già vinto il premio Peppe Scornamiglio per la “miglior prima opera forse falsa”.

“opera da bruciare” Sanchez Sanniti  (L'osservatore Romano)
“assolutamente vero” Silvio Miccikè  (Cronaca Vera)
“accattatevillo” Sophia Loren


I FILES SEGRETI DEL CONCILIO DI TRENTO
PERNIGOTTI ED.
987 pag. 48.00€


NECROLOGIUM





1# SARLAZO MUGNEGO 1914-2013

E' venuto a mancare oggi Sarlazo Mugnego, inventore del concetto di "mah!" applicato al Paradosso di AbileneAmabile e gentile, amici e parenti lo ricordano mentre invecchia immobile sulle sedie di cartone che amava costruire al buio del suo piccolo appartamento. Intellettuale timido ma estroverso, a soli 8 anni diede la sua giovinezza al servizio militare presso la Milizia Volontaria per la sicurezza nazionale per un periodo di 67 ore, al termine delle quali aveva già elaborato gran parte delle sue teorie sul tempo.
Giovine studente all'Università di Trento si laureò nudo in Filosofia e teocrazia, con una tesi su "l'inutilità dei tessuti di lana grezza nell'abbigliamento di Carlo Michelstaedter". Sostenitore del Fascismo seguì le masse nell'adorazione incondizionata al duce fino al 1997, anno in cui l'assiduo meditare sul Paradosso di Abilene lo portò alla teorizzazione del "mah!", il resto è storia.
I condomini lo ricordano con affetto.


LA VARIANTE DEL PROLASSO

Diogene da Sinope, Egesia da Cirene, Schopenhauer, Luigi Brozzura, Ello Vitalaporca.
Tutti pensatori cinici o tendenti al cinismo che hanno in comune una specifica patologia, il prolasso rettale.
Werszenj Mario Kiauwakashanna, rettore dell'università di Triscina Mare, prolifico studioso di filosofia dell'inconscio e maieutica applicata all'economia dei paesi in sviluppo, ha studiato per anni il rapporto tra la presenza del prolasso anale e la produzione di un particolare tipo di endorfine, le “brozhno cajorne” meglio note come “p-kr 12a”, le quali, oltre ad avere le normali cratteristiche fisiologico-analgesiche, sembra che riescano ad influire in maniera inequivocabile sulla visione cinica dell'essere.I 28 anni passati sullo studio della filosofia pre e post socratica presso l'Università di Kigali in Ruanda, la lungimiranza nell'arte della produzione di birra artigianale, l'enorme quantità di test attitudinali e “oroesplorativi” “fatti in casa”, nonché una lunga serie di riesumazioni di salme e conseguenti analisi del dna, quando possibile, avvalorano scientificamente la tesi. Il testo chiaro, profondo, coltissimo ed ironico come sempre, segue “Emorroidi beate” e “Il logos anale nella Scuola di Efeso”, chiudendo la trilogia di studi sul rapporto tra gli orifizi evacuanti e il pensiero colto non dominante.


“ un opera inutile ”, Pippo von Wacom (Il Foglio)
“ un opera utile”, Enzo Aggravente (Scacchi&preludi)
“assolutamente intima” Umberto Eco
“a quest'ora ho fame” Jennifer Stevejobs (Filosofia e Tantra)
“un testo fondamentale” Padre Maria Kirckohwer (L'avvenire)


LA VARIANTE DEL PROLASSO
Mayullo editore.
217 PAG. 56€

ELZEVIRO 6

Il XXIII FESTIVAL DEL REFLUSSO GASTROESOFAGEO ED IL III REICH






Il Maggio del 1938 non fu solo l'anno in qui Adolfo Hitler si recò in Italia per i pre-accordi del futuro Patto d'acciaio, ma fu anche l'anno nel quale il tenore polacco Mieczyslaw Fogg incise la bellissima Mlodym byc i wiecej nic, fu l'anno che precedette l'invasione tedesca della Polonia, ma soprattutto fu il primo anno nel quale il Festivàl del reflusso Gastroesofageo, tanto caro all'allora ministro della cultura popolare Dino Alfieri nonché al duce, aprì i propri battenti ai paesi stranieri. Elementi apparentemente casuali ma che in comune avranno la sorte di condizionare l'esito della seconda guerra mondiale. Tutto sembra cominciare durante le prove dell'apertura del Festival al teatro Carlo Gesualdo di Avellino, dove Mieczyslaw Fogg ebbe l'onore di dare inizio alla manifestazione con un piccolo spettacolo di musica polacca (spettacolo voluto principalmente dalla Syrena-Electro, casa discografica di Varsavia dietro la quale si celava la potentissima e temibile Allgemeine-SS, il cui progetto era quello di non lasciar trapelare i folli piani della "Grande Germania").


Una foto d'archivio di Araslav Minchocev, fotografo dello stesso enturage di Fogg (deportato e scomparso a Mauthausen) ci mostra un Hitler abbastanza impacciato nel ruolo di ballerina di terza fila durante le prove dello spettacolo di Fogg.
Sarà proprio durante quel pomeriggio che il Furher conoscerà Heidi Milazzo, ballerina di seconda scelta ma testimonial del Festival e portatrice sana di Reflusso Gastroesofageo. Sembra sia stata proprio lei a trasmettere al Cancelliere del Terzo Reich la fastidiosa patologia che negli anni a seguire non lo lascerà più. I referti medici completi di Hitler (1940-1945) ritrovati ad Amburgo nel 2007 sono la prova che la malattia lo accompagnò durante gli anni cruciali della guerra,  e che la perdita di capacità di concentramento, la sua irascibilità (specialmente) degli ultimi mesi, nonchè l'incapacità di comprendere il vero esito della guerra, fossero dovuti all' "esofago di Barret", rara complicanza dovuta al forte reflusso. Sembrerebbe anche che la morte dello stesso sia dovuta ad un overdose di Pinot Meunier e Acetat-Hydrochlorid (CAS 93793-83-0), farmaco col quale tentò di sostituire l'alpha-Phenyl-2-piperidinmethanol-acetat-hydrochlorid, oramai introvabile nella Berlino degli ultimi mesi della vita di Hitler. 

Se il furher non avesse ballato accompagnato dalle note di Mieczyslaw Fogg di fianco alla bella Milazzo forse il male oscuro del Barret non lo avrebbe seguito (e probabilmente consigliato) lungo tutto il corso della penosa guerra, e forse il cancelliere adesso sarebbe ricordato come pessimo pittore naïve con un passato un pò turbolento alle spalle.
Ma queste sono solo supposizioni.

Ettore Himmler-Fruntehrsteiner III.






LA MANO CHE FUMA ALTRI SCRITTI MAI SCRITTI

Eungenio Pindragonneide, docente di etica bielo russa, ha raccolto la più monumentale antologia di scritti mai scritti.
Oltre quattromila pagine di letteratura mai letta. Dal primo scritto non scritto di Eelia Shnmè “La mano che fuma”, un racconto breve dove il protagonista narra le vicende di uno scrittore fallito la cui mano passa dalle sigarette alla depressione alla droga e poi al suicidio, Pindragonneide raccoglie i testi integrali e racconta le vicende di molti scrittori le cui opere non sono mai state divulgate perchè non ancora scritte al momento della pubblicazione. Tra i tanti autori sono presenti Ennio Beltè con “Le festività al tempo dei cosacchi”, Enrich Tubersi con “Ho ucciso il mio cavallo”, Arlo Ledi-Longo con “La storia della mia morte”, Surla Agravabad con “Denti sensazionali”, Sismo Qulakkia con “ E i tappi gialli si fermarono a Santiago”, Arnica Stweart con “L'autore dei miei anni”, Lao Tzie Wang con “Onfray-Freud uno pari”, e tanti altri.

LA MANO CHE FUMA
TRUPPINNEIDE ED.
4587 Pag. 92.00€


“apre un varco nella mente, imperdibile” Aldo Mangusta (La repubblica) 
“qui c'è la coscienza assoluta dello spirito di oggi, l'onomatopea della società” Arcadio Zauberflote 
“costa pochissimo” Enzo Jenna ( SalsaSambaeLatinoamericana)
“da non leggere” Umberto Eco
“veramente” Sinnio Puck (Il Foglio)

101 MODI ZEN DI RANNICCHIARSI

Il maestro Khaitisho Tokewada (1876-2011), capo spirituale del monastero di Daitukutheitu ji dove vige la ferrea regola P'ai-chang, è stato trovato morto all'alba del Novembre 2011 all'interno del suo porta sandali in petali di ciliegio intrecciati, in una delle sue più complicate “pose da rannicchiamento zazen”, ma col sorriso sulle labbra.
Nei sui lunghi anni di apprendistato prima, di silenzioso zazen e mirabile insegnamento dopo, ha sperimentato l'ormai tradizionale metodologia “del rannicchiamento tortuoso del fiore di loto” che consente di raggiungere l'illuminazione, o meglio la pre-illuminazione, anche a stomaco pieno. La metodologia Tokewada (tecnica costata la vita a moltissimi discepoli), è stata formulata sulla base di antiche pratiche haramitsu di provenienza Mahāyānica e tecniche proprie della tarantella in 4/4 del sud Italia dove il maestro soggiornò per motivi legali nei primi anni 60.
Il risultato è questo manuale che insegna con le parole stesse del maestro a rannicchiarsi in più di 100 modi, divisi per difficoltà, e raggiungere lo stato di semi-buddhità mentale prima che arrivi la tanto agognata morte.

PULLIKANIELLA & CO. ED.
789 pag. 12.00€

MANUALE TECNICO NORMATIVO PER GLI ABUSI SESSUALI SULLE PORTAEREI

Il testo aggiornato alla L. 157/bis-09 del 2013, a 23 anni dall'ultima pubblicazione, affronta la materia da un punto di vista multiplo: del violentato, del violentatore, del testimone e da quello di eventuali passeggeri clandestini. Le nuova legge sull'abuso sessuale uomo-uomo, o uomo-animale da cortile clandestinamente presente su un mezzo da trasporto militare, o viceversa, è regolata dal nuovo istituto giuridico dell'Aprile 2013, definito Istituto Hammurabi, e creato da una task force di giuristi militari Kazaki e Canadesi, per arginare le continue denunce e deferimenti ai tribunali militari dei membri del Patto Atlantico. Tutti i 62 gradi di colpevolezza sono pedissequamente affrontati da Agrabasio Jenna, storico Giurisdizionalista marziale e fondatore del “comitato per l'assassinio dei renitenti alla leva”, e Fabrizio Miller-Apogeo, militare di carriera 3 volte reo di violenze su portaerei calabresi e 12 volte vittima.


MANUALE TECNICO NORMATIVO PER GLI ABUSI SESSUALI SULLE PORTAEREI
GARJULO EDITORE
4856 pag. 64,00€

ELZEVIRO 5

L'INVENZIONE DELLA SCRIMINATURA CENTRALE
di Jean Marie Vernel-Agropontì

Vi è una certa bassezza d'animo a pretendere che, quando siamo infelici, gli altri si interessino alle nostre disgrazie”, così scriveva Emil Cioran nei suoi quaderni. 
Una frase di buon effetto, con una certa dose di democratica realtà, non scevra da un certo patetismo mitteleuropeo, con una base malinconica da sedicenne in gonnella ed un retro gusto che da lontano ricorda certe meccaniche cristiane. 

Emil Cioran alla biglietteria
del Parco Archeologico di Selinunte -TP-
Emil Cioran è stato un giovine triste, amante dello scarto tra l'anelito al suicido e la volontà di vivere, a lui deve molto la coprofagia creativa di Gianni Morandi, l' esplosione della noia in Enzo Muscarnaci, ma soprattutto a lui e al suo incontro con Céline si deve l'invenzione della capigliatura con scriminatura centrale, o meglio semi centrale.
 Correva l'anno 1953 e l'impresario cinese Jio Wang Sjio organizzava un incontro di box a Marsiglia, al Théâtre du Gymnase, tra l'allora campione Louis Ferdinad Céline, reduce dai quasi vent'anni si successo del Voyage ed Emil Cioran, da poco ripresosi dopo la separazione da Sartre. Una famosa foto di Cartier-Bresson (gelosamente custodita in Vaticano) blocca il momento esatto nel quale un fenomenale e cinico gancio droite di Céline intercetta la mandibola di Cioran, 
 - Ce fut "le moment”- avrebbe detto anni dopo il fotografo. 
Il folto capello del filosofo franco-rumeno si divide in due e si piega lievemente a sinistra creando un'onda, dai più definita "anarchico-creativa", che mai lo lascerà, un'onda che probabilmente cronicizzerà la sua proverbiale insonnia, che nutrirà il suo nichilismo e che sopratutto farà moda tra i barbieri ebrei di Montparnasse prima, e di mezzo mondo dopo.



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Un brevissimo manuale per far finta di essere ricchi, per abbandonare per un attimo le brutture dell'esistenza e dare ascolto a quelle voci che dicono che la cosa più importante della vita è il danaro.
Mille consigli su come disegnare e stampare carte di credito e banconote di qualsiasi taglio con modelli predefiniti che potrete scaricare dai link all'interno del libro. Basta un computer, una stampante, questo pratico manuale e potrete liberamente esibire i simboli del vostro potere d'acquisto a chiunque.
Alexander Marius Jacob, ex team coach delle più grandi aziende di panificazione del Regno Unito, adesso si offre come nuovo guru del selfbeliving, un nuovo modo di essere, un nuovo approccio all'esistenza che ha già fatto salire del 4% la percentuale di suicidi in Galles in soli 9 mesi.
In appendice il terzo libro del "Trattato sulla natura umana" di D. Hume.

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KRITICA CRITICA 7

KRITICA 7

Quarzito Fonotassì


Di origini italoamericane e per lungo tempo aspirante alla carica di baronetto d'Inghilterra (ma sempre colpevolmente ignorato dalla Corona Britannica), Quarzito visse i centosessanta anni della sua vita senza mai lasciare la sua cittadina in Ontario. Nato nel 1850, imparò l'arte della pittura grazie ad un corso per corrispondenza  allora tenuto dal visionario Deam Aukeegle, padre ispiratore di cinque religioni (due delle quali tuttora praticate, tra cui l'Aerofagismo), sette sette, e una papera.
Dagli opuscoli di Aukeegle egli trasse la verticale sonorità dei suoi colori, nonché lo slancio immane delle figure de-iconizzate, iperrealistiche e piuttosto educate. Ben presto, però, capì che la sua strada non avrebbe mai potuto portarlo a seguire le orme del maestro e del suo “furore mantecante”: invece decise di puntare ad uno stile completamente personale, in grado di esprimere ciò che egli covava nelle profondità di un animo scosso, scollato, imprendibile ma perturbante. Nacque così il Prolissismo, di cui il capolavoro sotto riportato fa parte.

“Marea supina sotto la montagna avvalorata da pianeta, girasoli e stelle con occhio vigile del gatto presso una sega un fungo un fulmine una piramide e maionese” (1909, colori su colori, Fonotassì House Foundation, Ontario)

Quante cose ha da dirci questo quadro, quante storie potrebbero essere narrate partendo dai contorni di una montagna, semplice ma sposa del mare, umile ma sfidante un intero pianeta, ostica ma circondata da stelle, serica ma occhieggiante ai girasoli... l'elenco potrebbe andare avanti indefinitamente, considerando anche i giochi di parallelismi tra la splendida maionese ed i due elementi che, non solo figurativamente, le si contrappongono: il fulmine e la piramide.
Un chiaro esempio di avanguardia spiritual-concentrica, senza mezzopesismo né basse e banali solennità: l'opera contiene ciò che deve, e il messaggio viene così consegnato intonso ai posteri.


http://arkler.blogspot.it

I SEGRETI DI MESFERFESTDSD TRESNSFS

Il protagonista, sfuggito all'olocausto, è un esperto storico dell'informatica, raffinato cuoco, poeta dilettante, famoso seduttore, eurodeputato e proprietario di un enorme impero economico. Ha il mondo ai suoi piedi, donne, uomini potenti e giornali. Tutto sembrerebbe perfetto se non fosse per un piccolo dettaglio, è un pappagallo. Come ha fatto a diventare ciò che è? Come ha fatto a far innamorare di se la giovane Shin Soo-ji e farsi eleggere tra le fila del partito più potente dell'estrema destra europea? Masferfestdsd Tresnsfs è un luogo o il nome del protagonista?
Dopo “ I dubbi di Sesnsepdi ” e “Chi era Treindi Wainesi?", questa terza avvincente opera di Frangiacomo Giacofiglio è un perfetto congegno di scatole cinesi, di domande, di tranelli, di dubbi e collegamenti con precedenti romanzi mai pubblicati che terranno il lettore lontanissimo da internet e dagli impegni familiari per parecchio tempo.
Tratto da una storia vera. Consigliatissimo.




I SEGRETI DI MESFERFESTDSD TRESNSFS
PAIEDEYA ED.
451 pag. 2.00€ 


SNOBBARE L'ADOLESCENZA CON LA FORZA

Gavrilo Princip insegna “psicopatologia dell'inconscio musulmano e teoria del lego”, Morchio Ognissanti a volte è docente di “teoria degli scacchi applicata alla regressione dell' io" e "smacchi sociali nel rapporto madre-figlio”.
Il loro saggio insegna a genitori ed insegnanti a prendere le dovute distanze durante i periodi di fragilità somatica e psicologica dell'adolescente, nelle fasi nelle quali si avverte il forte cambiamento/consolidamento della struttura psico-fisica, e ad usare la forza per costruire più solidamente la personalità del futuro cittadino.
Le loro teorie si basano su diversi studi non del tutto riconosciuti dai principali indirizzi psico-pedagogici. La base del loro assunto è ampiamente esplicata nel primo ed unico capitolo: “ il processo di crescita porta ad una atto molto fastidioso di egocentrismo, è dovere del pedagogo arrivare al supermento di questa crisi con la completa indifferenza alle loro silenziose richieste d'aiuto, in questa fase è utilissima l'antica tecnica delle percosse, la quale procurando un immediato shock risveglia l'auto-percezione di individuo all'interno di uno spazio coabitato. La presa di coscienza della propria individualità rispetto al contesto esterno, se risvegliata per mezzo del dolore fisico, sarà sempre presente come traccia mnestica, e quindi utilizzabile ad libitum, anche inconsapevolmente dallo stesso individuo”.
Questo testo è stato adottato dai missionari della scuola cattolica "Padre Piero Crasto" nelle isole dell'arcipelago filippino, e finalista al "Karl Brandt Buch Fztival 2012"


SNOBBARE L'ADOLESCENZA CON LA FORZA
MARGIOTTA & COMANDE' EDITORE
897 pag. 22.00€


IL JAZZ NEL XIII SECOLO

"Maggio 1238, Papa Gregorio IX dedica la chiesa di Sant' Eusebio ai santi Eusebio e Vincenzo, per le celebrazioni decise che anche il volgo delle istrade dovesse partecipare al giubilo, mandò quindi in Roma quattro musici del nord. Erano quattro giovani Minnesänger ribelli (due dei quali posseduti dal demonio) che proprio in quell'occasione decisero di rinnovare la base del minnesang rinvigorendolo con l'improvvisazione, la poliritmia, la sincope e con progressioni armoniche mai sentite prima. I quattro a fine concerto vennero squartati in pubblico e bruciati vivi, ma in compenso era nato il Jazz."
Questa è la tesi di Arlidio Ganadomucho, Mr Olympia 1972, ed immenso storico dell'arte dei menù e delle partiture nel Medioevo.
Con un' accurata
e avvincente ricostruzione storica di come il mondo ecclesiastico recepì le novità della "nova et agghiaccinate  musica calda (Guglielmo di Ockham)", Ganadomucho ricostruisce una nuova e documentatissima storia del Jazz che vede nelle Americhe dei primi anni del '900 solo la seconda tappa della sua evoluzione.



IL JAZZ NEL XIII SECOLO
VITAHORRENDA ED.
2653  pag. 21.98€

FRAMMENTI DI IDEOLOGIE SATANICHE NELLA DANZA CLASSICA

Singardo Maria Mistretta, storico Mastro d'Ascia di Palazzo Chigi, è da sempre uno dei più controversi studiosi di danza classica. Quest'ultimo lavoro, premiato al Festival di Sannitta, apre nuovi orizzonti all'ermeneutica delle danze ponendo l'accento su voci che finora erano apparse prive di fondamento. Da pericolosi studi su testi classici di etnocoreologia, satanismo avanzato, antropofagia e storia acuta della danza, Mistretta giunge a conclusioni a dir poco sconcertanti. Ricostruendo una particolareggiata storia della danza lo studio si sofferma su alcune forme in particolare, come il tardo salterello franco-torinese nel quale, ancor più che nelle grezze scuole medievali, si rintracciano le prime avvisaglie di un “legislatura satanica dei movimenti in crescendo”. Il capitolo sul cinquecento si apre con una disamina di nuovi e mai pubblicati documenti su Pompeo Diobono il maestro che aprì la prima scuola di danza in Europa e ritenuto da Mistretta il più grande satanista fraudolento del suo tempo. Ricchissimo anche il capitolo sulla simbologia numerica cabalistico-satanica delle sei posizioni base o dei 90° di rotazione della coscia rispetto all'asse del corpo nel “malefico en dehors”. Un testo densissimo di sapere che porta il lettore ad una nuova e terribile visione della danza, e che  Arcadio Zauberflote non ha esistato a definire “un capolavoro assoluto della etnocoreologia applicata alle cose false”.


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456 pag. 28.00€

ALMANACCUM BLOG DELL'ANNO 2008

Ritrovata nei nostri archivi la prima pagina de "La Repubblica" di Giovedì 6 Novembre 2008. 
Il giorno in cui Barack Obama tenne il suo primo discorso il nobile quotidiano preferì impegnare la prima pagina per riportare la notizia che ci vide protagonisti. Ben 5 anni prima che Almanaccum fosse pubblicato on line, il "Aestretzllyionjk BlogFestiva", tenuto a Kielce nella ridente Polonia di Lech Aleksander Kaczyński, ci decretò vincitori assoluti con 48 milioni di voti a favoree 12 a sfavore.
Dal quel momento in poi per Almanaccum è stato tutto in ascesa,
problemi finanziari, problemi con gli editori, problemi con gli psicoterapeuti e problemi con Fastweb, ma l'impegno e l'amore per "l'editoria che non esiste" del nostro caro direttore (sin dalla sua militanza estetico-politica all'università di Punta Raisi, detto "Canedimannara"), dell'immenso Arcadio Zauberflote, di una spia bielo-russa, dei nostri collaboratori nani, di Valerio de Sazannes, della reincarnazione di Jurij Gagarin che cura la grafica e di pochi altri, ci hanno portato fino alla deprecabile ma dignitosa situazione del momento. 

PARRUCCHE E CALVIZIE PRIMA E DOPO LA SCOPERTA DELL'AMERICA

L'alopecia androgenetica, più nota come calvizie, considerata da sempre una delle più raffinate malattie genetiche, non era mai stata studiata affondo, nella sua storia e nel suo rapporto con le società e l'industria mercantile del passato, come in questo lavoro di Heinrich Von Auscuiz, uno dei più potenti iconografi del secolo. Il saggio, in endecasillabi sciolti, parte dalla concezione eroica dei capelli nell'antica Grecia, (considerando anche gli outsider come  Sinesio da Cirene  del quale è riportato per intero “l'Elogio della calvizie” ), passa a quella più simbolica del mondo Egizio e a quella mediorientale, soffermandosi per diverse quartine sulla più brutale, ma “democraticamente più popolana” visione dell'Impero romano, periodo nel quale si incrementò vertiginosamente l'uso della parrucca da parte dell'élite aristocratica. Fu dopo la caduta di Roma che l'uso delle parrucche venne abbandonato in occidente per quasi mille anni, fin quando il cinque e il seicento un marinaio di Livorno, Giseppe Pittaluga, detto Beppe il porco, esportò dalle Americhe in Europa la prima specie di Pediculus Humanus Temibilis Capitis, la più pericolosa specie di pidocchio dell'epoca, che fin' per imporre la calvizie volontaria e l'utilizzo di nuove e più ardite parrucche provenienti dalle Indie portoghesi, cambiando per sempre le vie e i modi del commercio con l'oriente, e costruendo di fatto l'assetto economico europeo che portò direttamente nei secoli, secondo le preziose schede che in appendice l'autore ha redatto con particolare dovizia, alle motivazioni politiche dell'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando quel 28 Giungno 1914, e quindi allo scoppio della prima guerra mondiale.

PARRUCCHE E CALVIZIE PRIMA E DOPO LA SCOPERTA DELL'AMERICA
ACCURSIO MUSCARNERA EDITORE
1003 pag. 48,00€

RITUALI E SIMBOLI NELLA TOSATURA DEL VICUGNA PACOS

Il vicugna pacos, o alpaca, è un animale  da lana al quale annualmente sono tributate diverse feste tradizionali durante il periodo della tosatura in tutto il sud America. Considerato da sempre reincarnazione di Wiraqucha, la divinità trina del sole della luna e delle stelle, verso la fine degli anni sessanta i rituali legati alle festività in suo onore cominciarono a cambiare ed assumere nuove connotazioni senza apparenti motivi, fin quando, nella prima metà degli anni settanta, Narcipelago Noussuè, eto-antropologo buddhista italiano,  intraprese un lungo viaggio-studio in sud America. Lì entrò in contatto con alcuni focolai di tradizioni popolari autonome presenti in diversi ed inaccessibili villaggi a sud delle Ande, e dopo quattro lunghi anni di osservazione scoprì che il vicugna pacos veniva adorato principalmente come neo-incarnazione di Paolo Poli, attore teatrale italiano della vecchia guardia (1929) famoso per i suoi "en travesti". Ciò spiegherebbe, secondo gli studi di Noussuè, le motivazioni di alcuni particolari rituali fino ad allora di difficile classificazione, come il travestimento da pierrot dell'alpaca durante un rito nel quale viene costretto ad avere rapporti con due lama, o quello in cui i tosatori danzano nudi per due giorni per poi compiere la tostura cantando brani da operetta facendo indossare un papillion all'animale il quale viene teatralmente sgozzato a fine rito.
Questo volume, corredato dal diario di viaggio di quegli anni, è un pregevole studio di eto-antropologia scritto come un romanzo da quello che fu il genio di Narcipelago Noussuè.


RITUALI E SIMBOLI NELLA TOSATURA DEL VICUGNA PACOS
TUBERCOLOTICA ED.
1856 pag. 21.00€


I DIARI DI ZIGGY ESPOSITO CHE VUOLE MORIRE

A PRESTO SU QUESTA PAGINA
UN CERTOSINO LAVORO DI "RACCOLTA ESISTENZIALE" DI SANTORO BONFRENBENNER. UN' INDAGINE SOCIO-SOCIALE SULLA PRECARIA SITUAZIONE DI UN UOMO QUALUNQUE TOTALMENTE DISILLUSO DA QUALSIASI COSA, CHE VIVE TRA WIKIPEDIA E YOUPORN, TRA TRE AMICI ESISTENTI E DUE INESISTENTI, UN POSTER, LA SACRA MAMMA E IL DESIDERIO IMPERANTE DI DEFECARSI ADDOSSO, COME ESTREMA ED ULTIMA FORMA DI LIBERTA'.

Ziggy in un dipinto di sua madre
"Sto raccogliendo, dietro consiglio di Arcadio Zauberflote, le pagine del diario che Ziggy Esposito ha scritto, e continua a scrivere, negli ultimi 2 anni, pubblicandole senza ordine temporale al solo scopo di rendere pubblico il pensiero di un uomo che soffre la sua condizione di “niente” e che non ha più voglia di lottare. Lui è libero di scrivere ciò che vuole, l'unico raccomandazione che mi sono sentito di fargli è che alla fine, quando lo riterrà opportuno, dovrà uccidersi come da accordo."


Santoro Bonfenbrenner

KRITICA CRITICA 6

                                   CRITICA 6
                                Wolfgar Trucktail

"Come descrivere l'arte quando essa non è arte?". Domanda che Trucktail poneva già nel 1570 agli allievi della sua Scuola di A-pittura a Vienna.
Se ad oggi poche delle sue opere sono sopravvissute, lo stesso non si può dire di quelle dei suoi allievi, dei quali invece non v'è alcuna traccia.
Lo storico d'arte Polzo Beccafico ipotizza nel suo saggio "Sdegni storici parzialmente immotivati" che Trucktail non avesse in realtà nessun allievo, ma che fosse divenuto totalmente folle in seguito all'incontro, in sogno, con un unicorno dell'Indocina, che lui prese per suo animale guida senza però il consenso della bestia.
Veri o immaginari che fossero i suoi studenti, egli comunque ogni giorno, instancabilmente, mostrava i segreti della A-pittura: dipingere senza dipingere. L'importanza dell'ispirazione, che mai può giungere intatta sulla tela: quindi non eseguire il tratto, ma soltanto accennarlo, seguendo le linee della mente che da sole, dense di immaginari ed immaginifici colori, possono essere all'altezza dell'ideale posto a modello.
Dei tre capolavori superstiti, "Luccichìo del pianeta Oltremare" "Irreale suggestione di un pomeriggio artico" e "Tumuli di chincaglieria dall'aspetto importante", l'ultimo è custodito oggi al British Maculayculkin Museum di Poddgelow, in Scozia. Solo ad uno sguardo poco attento esso può sembrare ciò che in effetti è, e cioè una tela assolutamente bianca. La verità è che davanti a noi possiamo osservare in tutta la sua virginea magnificenza un meraviglioso dipinto a-pittorico, un nulla che altro non è, se non lo stesso nulla che l'artista riempì del suo pensiero. E che, per nulla alterato dagli anni, si ripresenta agli occhi dell'osservatore contemporaneo. Vi è tutto ciò che l'artista voleva far pervenire: il pathos di un'idea compiuta nel suo non essere concreta, la fascinazione di un vera pre-senza. Ed è tutto riassumibile nel giubilo dell'animo, messo di fronte a cotanto iperuranio artistico.



"Tumuli di chincaglieria dall'aspetto importante", niente su tela, 1599, British Maculayculkin Museum

VALERIO DE SAZANNES



INSEGNARE AEROFAGIA NELLE SCUOLA SECONDARIA

Caloggera Pozzodigotto, preside ad honorem di Bari vecchia, propone un breve e leggibilissimo vademecum sulla didattica della aerofagia nella scuola secondaria, avvalendosi delle più moderne tesi pedagogiche europee in rapporto alla concezione cristiana del meteorismo prima del matrimonio. Basandosi sull'approccio Montessori-Himmler, poco conosciuto in Italia, e riproponendo alcuni spunti della riforma Gentile,la professoressa Pozzo di Gotto esorta ad incrementare l'attività spontanea del fanciullo nel pieno riconoscimento dei propri impeti gastro-intestinali, politici e spirituali, e nel coercitivo abbandono di ogni disciplina scientifica. Un saggio prezioso per l'insegnante che vuole garantire una salda presa di coscienza dell'aerofagia da parte degli adolescenti.

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GUIDA AI MIGLIORI RISTORANTI CHIUSI NEL 2001

Dopo quasi un secolo ritornano le ormai storiche "Guide scraccO", le guide che hanno contrassegnato un epoca, da quel Luglio 1925, anno della prima uscita, fino alla temporanea soppressione della casa editrice nel Dicembre dello stesso anno.
Con una nuova veste grafica e senza supervisione di alcuna censura, ripropone per i nostalgici del "buon mangiare" un' accuratissima lista dei migliori ristoranti chiusi nel 2001, con indirizzi, menù, metratura dei parcheggi,numero di coperti, orari e numero di telefono.



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